LECCE – A Lecce la parata dei big in vista dell’appuntamento alle urne del 26 maggio continua. Dopo la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, nel pomeriggio è stata la volta del segretario nazionale Dem Nicola Zingaretti, mentre martedì in Piazza Sant’Oronzo farĂ tappa il numero uno della Lega Matteo Salvini.
Nel capoluogo ogni leader lancia la volata ai candidati della propria coalizione: nell’hotel Risorgimento, al fianco di Zingaretti, ci sono il candidato sindaco di Lecce Carlo Salvemini e i candidati alle Europee Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano, e Franco Roberti, capolista nella circoscrizione Sud.
Sull’assenza di un candidato sindaco del Partito Democratico anche questa volta, come da 8 anni a questa parte nel capoluogo, Zingaretti risponde: “Credo in un Pd unito e unitario, io sono diventato segretario grazie alla spinta di chi chi ha detto stop ai litigi, promuovendo il ritorno all’unitĂ . La lista unitaria per le Europee, ad esempio, è l’unione dell’Italia migliore che intende fermare i sovranisti: è la gente che ce lo chiede!”.
Ai suoi avversari al Governo non le manda a dire: “Lo dimostrano i fatti -incalza- soltanto il Pd ha a cuore il Sud“.
A domanda diretta Zingaretti bacchetta poi l’assessore regionale Di Gioia: “Il suo sostegno alle Europee in favore di Salvini è contraddittorio” dice, riducendo però la questione ad un “problema di coerenza personale“.
Sui transfughi forzisti “imbarcati” dal Governatore di Puglia, infine, preferisce sorvolare. “So soltanto che Emiliano difende la sua terra -dice- e, considerato che i prossimi anni saranno duri, difendere la propria terra è fondamentale”.Â
E.Fio