MELENDUGNO- Avrebbe perso il controllo della Grande Punto di cui era alla guida, da sola, dopo un sorpasso che, come accertato dai carabinieri che hanno ricostruito la dinamica, effettivamente c’è stato. Per questo Anna Nahi, che tutti conoscevano come Serena, è andata a scontrarsi frontalmente contro l’auto che sopraggiungeva dalla corsia opposta e a bordo della quale c’era una coppia di Calimera. E’ la quinta vittima in appena quattro anni su quella strada maledetta, piena di curve, buia e stretta, la provinciale 297 che collega Melendugno alla marina di Torre dell’Orso.
Serena, 25enne del posto con gli occhi color del cielo, è morta lì: troppo gravi le ferite riportate e i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. In mattinata, al Vito Fazzi, è stata eseguita l’ispezione cadaverica, il pm non ha disposto l’autopsia. Per volontà espressa in passato dalla ragazza, il suo corpo sarà cremato. Non sono in pericolo di vita, fortunatamente, i due coniugi calimeresi di 53 e 51 anni, che erano a bordo dell’Opel Corsa che sopraggiungeva. Sono stati condotti in codice rosso al Fazzi: il marito è ricoverato in Ortopedia per la frattura di tibia e perone, mentre la moglie è in Chirurgia per un trauma addominale e sarà operata alla milza. I test per rilevare l’eventuale superamento dei livelli consentiti dalla legge per alcol e droga hanno dato esito negativo.
Entrambi i mezzi, quasi completamente accartocciati, sono stati sequestrati. Le indagini sono affidate ai carabinieri.
C’è però anche un altro capitolo spinoso ora da affrontare: la messa in sicurezza di quella strada. È lì che nel 2015 persero la vita Giorgio Sabato e Alex Giuseppe Furio, 16enni di Nardò e Copertino: il loro scooter venne tamponato da un 33enne che dai test risultò essere ubriaco e di aver assunto cocaina. Nel 2017, di ritorno dal lavoro, la 25enne di Melendugno Angelica Greco, attivista notap, si schiantò contro un albero. Stessa sorte è toccata la scorsa estate al 20enne Mattia Toscano. Nelle scorse ore, è toccato a Serena Nahi.
La popolazione di Melendugno ha richiesto a gran voce la messa in sicurezza della strada. “Già in passato – dice il sindaco Marco Potì – abbiamo rappresentato alla Provincia questa necessità, anche in via informale. In mattinata abbiamo chiamato il presidente Stefano Minerva, ma sappiamo che ci sono appena 4 milioni di euro nella programmazione per l’adeguamento delle arterie di competenza provinciale, come questa. Di sicuro, però, questa alta incidentalità impone di provvedere. Abbiamo il dovere di trovare qualche soluzione. Se non è possibile l’allargamento della carreggiata, si potrebbe intervenire in altro modo, addolcendo le curve o anche con un maggior numero di pattuglie nei giorni di punta come la Pasquetta o sistemi di controllo autovelox fissi, che però provocano un rallentamento limitato solo a quel tratto”. Una richiesta di messa in sicurezza sarà ora formalizzata dal Comune a Palazzo dei Celestini e stamattina anche il consigliere provinciale Fabio Tarantino, sindaco di Martano, ha chiesto ufficialmente all’ente di effettuare un sopralluogo “tecnico e politico” per verificare eventuali interventi di messa in sicurezza sia lì che suelle provinciali Melendugno-Martano e Borgagne- Martano.