LECCE – Presupposto dell’ordinanza è che tutti i condomìni che contino più di sei appartamenti abbiano i cosiddetti “carrellati” da tenere all’interno dello spazio condominiale. Se, in deroga, viene concesso di tenerli all’esterno, ci si deve attenere a regole precise, come quella di dotare i bidoni di lucchetto. “Non ci sarà alcun passo indietro sull’ordinanza in questione. Assolutamente. Perché ne va del decoro di Lecce”. Così il dirigente dell’Ufficio Ambiente del Comune, Francesco Magnolo, risponde a Luciano Marzo -e agli altri amministratori che hanno sollevato la questione- il quale si lamentava della “montagna” di multe da pagare per gli edifici che, pur tenendo all’esterno i carrellati (che, per intenderci, sono i bidoni con le ruote), non hanno utilizzato catene e lucchetti. In questo modo, molto spesso, persone terze, estranee al condominio in questione, vi gettano rifiuti indiscriminatamente, di fatto trasformando i carrellati nei vecchi cassonetti della spazzatura e facendo venir meno il concetto stesso di raccolta porta a porta, che a Lecce funziona da quattro anni.
“Nel 2015 abbiamo svoltato -dice Magnolo- i cassonetti non devono esistere. Le deroghe servono per venire incontro ai condomnìni che ne abbiano necessità effettiva e solo dopo sopralluoghi che la accertino, ma il condominio deve a sua volta venire incontro a chi questa deroga la fornisce. Abbiamo adottato a Lecce il sistema del porta a porta che sicuramente comporta delle attenzioni; attenzioni finalizzate all’ambiente e al decoro della città e che evitano che ci sia un aggravio delle tasse. Ognuno deve fare la sua parte in funzione di un obiettivo che è comune”.
