LECCE – Attilio Monosi, coinvolto nell’inchiesta sulle “case popolari”, non è più ai domiciliari. La misura cautelare è stata revocata dal tribunale del Riesame.
I legali dell’ex assessore del Comune di Lecce, gli avvocati Riccardo Giannuzzi e Luigi Covella, avevano presentato un ricorso cautelativo.
Monosi è accusato di associazione a delinquere finalizzata a una serie di reati contro la pubblica amministrazione, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, corruzione elettorale, tentata concussione, abuso di ufficio e falso. E’ stato rinviato a giudizio, come gli altri, durante l’udienza preliminare del 14 febbraio scorso. Solo due giorni prima i giudici della Suprema Corte di Cassazione avevano annullato con rinvio quanto stabilito dal Tribunale del Riesame di Lecce nei confronti di Monosi, dell’ex consigliere Antonio Torricelli, degli ex dirigenti di Palazzo Carafa Pasquale Gorgoni e Paolo Rollo. Per tutti quindi la Cassazione aveva annullato quanto stabilito dal Tribunale del Riesame, ovvero la conferma delle misure ( domiciliari per i primi tre e interdittiva per Rollo) e rinviato ad una nuova decisione, quella odierna che fa tornare in libertà Monosi.
Il processo si aprirà l’8 aprile.
