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Conte contro Potì: “30 milioni per Tap”. Su Ilva: “Fatto l’impossibile”

LECCE- Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato “un pacchetto da 30 milioni di euro” come compensazioni al Salento per il gasdotto Tap. E ha colto l’occasione della sua presenza a Lecce per lanciare una dura frecciata al sindaco di Melendugno Marco Potì, che non ha accettato il suo invito a discutere di questo.

“Questo Governo – ha detto ai giornalisti – ha già spiegato le ragioni della scelta, addirittura io l’ho fatto in una lettera aperta alla comunità di Melendugno e a quelle limitrofe. Ho iniziato a studiare il tema, ho invitato il sindaco e gli ho detto di portare i suoi esperti. Sono venuti tecnici, avvocati, ingegneri del Comune. Io personalmente avevo promesso una cosa: rivedremo tutte le procedure. Se c’è possibilità di annullare quella su Tap, lo faremo. Siamo giunti alla conclusione che non è possibile tornare indietro. Con la comunità di Melendugno io ci ho messo la faccia e sono stato chiaro. Ora sto lavorando perché penso che non è che si debba  “compensare”, non è questa la logica. Chi pensa di aver subito una ferita, la manterrà sempre. Ma io ho l’obbligo di pensare a misure di rilancio di quella comunità. E stanno arrivando. Ho un pacchetto e ho invitato il sindaco a confrontarsi perché lui ha una grande responsabilità, è il rappresentante di una comunità locale: ha  declinato il mio invito. Lo ritengo uno schiaffo non al premier, ma alla comunità locale.  Ora cosa farò?  Senza l’interlocuzione del sindaco, diffonderò le misure di rilancio, 30 milioni di euro per la comunità locale. Se il sindaco ha deciso di abdicare al suo ruolo pubblico, lo faccia e se ne assuma la responsabilità. Intanto, noi presenteremo misure per il territorio per un totale di 30 milioni di euro”.

Non ha meglio specificato di cosa si tratti e se sono soldi destinati solo a Melendugno. Dovrebbero essere, ma il condizionale è d’obbligo, somme differenti rispetto agli investimenti aggiuntivi che nel novembre 2017, con il precedente governo Gentiloni, ammontavano a 55 milioni per tutta la provincia.

Non solo Tap. Conte ha difeso quanto il governo ha fatto anche sull’Ilva: “Il problema di Taranto è serio. Dall’inizio, il ministro Di Maio, con il mio pieno appoggio, ha lavorato per risolverlo. Si trascura un dato di fatto: noi ci siamo ritrovati nella fase dell’aggiudicazione di una gara. Il vicepresidente Di Maio ha fatto l’impossibile: una volta accertato con i pareri acquisiti che non era più possibile rimettere in discussione quella aggiudicazione, ha ottenuto qualcosa di impossibile. Io come avvocato mi sono complimentato con lui. Ha ottenuto piena occupazione dei lavoratori e un piano più efficace per la tutela ambientale. Certo, non si è risolto così il problema della salute e dobbiamo cercare di intervenire più efficacemente”.

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