LECCE – C’erano Erio Congedo e Pierpaolo Signore, segretario regionale e provinciale del partito della Meloni, l’intera segreteria della Lega con Andrea Caroppo, Elisa Rizzello e Mario spagnolo, e il segretario provinciale di Direzione Italia, Antonio Gabellone. Ma sulle presenze, e i buoni propositi di queste ultime, ha prevalso il peso delle sedie vuote, quelle che avrebbe potuto occupare Forza Italia.
A una settimana di tempo dall’annuncio di tirar dritto sulle consultazioni a prescindere dalle scelte azzurre, il meeting tra leghisti, meloniani e fittiani sfuma in un nulla di fatto.
I segretari hanno tentato, in apertura, di ragionare su un prototipo del regolamento. Poi lo stop improvviso, quando ci si è resi conto, ancora una volta, dello scoglio insormontabile: l’assenza del partito azzurro. Fumata nera e nessuna accelerata, a dispetto di quanto la triade aveva paventato lo scorso fine settimana. Dagli azzurri, a loro dire, nessuna buona nuova: con la segreteria provinciale non sarebbe intercorsa in questi giorni alcuna comunicazione, neanche ufficiosa, circa il nodo da sciogliere. Anche se voci di corridoio parlano di telefonate ed incontri tra “ambasciatori” per cercare un modo per non rompere la coalizione e tentare la convergenza su un nome, il tutto anche per evitare fuoriuscite. La paura, di fatto, è anche legata alla possibilità di non riuscire più a fermare la ex sindaca.
Nonostante i tempi stringano, sono prevalsi i toni rilassati. Possibile aggiornamento del tavolo per lunedì, sperando, intanto, in un week end più azzurro.