LECCE (di M.C.) – Brividi prima del fischio d’inizio, col minuto di silenzio in memoria di Mimmo Renna prima e con l’applauso scrosciante e il coro della Nord dopo. Lecce-Ascoli, valida per la 22^ giornata del campionato di serie B, inizia così.
Sembra una serata speciale ma bastano pochi secondi, quattro per l’esattezza, e Manuel Scavone e Giacomo Beretta sono protagonisti di uno scontro aereo, ad aver la peggio è il calciatore giallorosso che cade male, batte la testa e perde i sensi.
Attimi interminabili di panico, paura, sgomento.
I calciatori in campo e l’arbitro Baroni si accorgono immediatamente che la situazione è delicata, Scavone è a terra, non si muove, lo staff medico del Lecce ma anche quello dell’Ascoli si precipitano sul rettangolo verde, si sospettava un arresto cardiaco ma, dalle notizie che abbiamo appreso successivamente possiamo affermare che è soltanto svenuto; fortunatamente i soccorritori hanno rispettato tutte le manovre per evitare traumi sul rachide, hanno messo il collare, hanno usato la barella spinale, tutto è stato fatto con la massima dovizia. Il calciatore poi ha ripreso i sensi. Nello stadio inizialmente cade un silenzio surreale. Tristezza e paura prendono il posto dell’entusiasmo che di solito si vive in una gara di calcio.
Poi arriva l’ambulanza ma la manovra per entrare sul rettangolo verde è farraginosa, seppur sia in già a bordo campo per fare meno di 100 metri passano i minuti, e la paura fa spazientire tutti, dagli spalti volano paroloni, sono i calciatori giallorossi a correre verso i cartelloni per aprire l’ingresso, è il capitano Mancosu a correre all’impazzata prima di tutti.
Trasportato in ospedale viene sottoposto ad una serie di Tac, la paura è quella di un interessamento spinale, ma tutte danno esito negativo, lo comunica proprio la ASL di Lecce che con solerzia rassicura tutti, il calciatore adesso è in ospedale e resterà sotto osservazione in Neurochirurgia per 24 ore.
La gara è sospesa, lo decidono la Lega B e la FIGC dopo la richiesta dei calciatori che non sono in condizioni psicologiche per giocare al calcio perché la paura è stata tanta, per tutti. Poi si decide di rinviarla a data da destinarsi; la speranza è che Manuel Scavone possa esserci da protagonista.
Basta un attimo a volte… e tutto cambia; adesso a vincere però, dopo la paura lancinante, è la speranza che il calciatore possa riprendersi presto.
Tutto il resto non conta.
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