Ambiente

Trivelle, fronte comune delle Regioni: “Non abbassiamo la guardia. Ecco le proposte”

BARI – Stop ai permessi di ricerca finché non sarà varato il Piano delle aree, il piano, cioè, che indica con precisione dove si può perlustrare in cerca di petrolio e dove no. Stop per legge anche all’uso dell’air gun. Queste le richieste nella fase definita di difesa. Poi ci sarà quella di attacco in cui i presidenti delle Regioni adriatiche vareranno l’Agenzia del mare per dimostrare qual è il fatturato della Blue Economy, ritenuto notevolmente superiore alle royalties pagate dalle società petrolifere. In ultimo sarà prodotto un documento che conterrà il  Piano delle aree e il provvedimento di sospensiva di tutte le richieste di perlustrazioni. Questo sarà consegnato nella prossima conferenza Stato-Regioni.
Questo è l’esito della riunione tenuta a Bari e alla quale hanno preso parte, come detto, le regioni adriatiche e ioniche, dal Veneto in giù e comunque interessate dalle trivellazioni, associazioni ambientaliste  e comuni.

“La riunione di oggi – ha spiegato il governatore Michele Emiliano – serve a dire che non abbassiamo la guardia, che vogliamo rilanciare e che questo movimento è orizzontale, fatto da associazioni, istituzioni e popolo e che, quindi, la guardia non ha motivo di essere abbassata mai. Questa sospensiva del Mise ci fa piacere ma evidentemente non è sufficiente“.

Il documento sarà prodotto in tempi brevi e presentato subito in conferenza stato regioni perché si è detto, non si può più attendere.

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