LECCE – Mentre i dipendenti Lupiae sono in trepidante attesa della liquidazione dello stipendio di novembre e della tredicesima, la trattativa sindacale continua. E questa volta il faccia a faccia Cda-sindacati, stando alle richieste di questi ultimi, dovrà partorire delle certezze, a partire dalle prossime ore. Non dubbi, non ipotesi, ma un quadro chiaro del piano di risanamento e delle dirette ricadute su stipendi e assetto occupazionale.
Proprio a partire da questo martedì inizia il confronto tra impresa e lavoratori per la modifica contrattuale – il passaggio da commercio e terziario a multiservizi – propedeutico alla valutazione positiva di congruità economica da parte dei dirigenti comunali e conseguentemente al rinnovo delle convenzioni che dovranno partire il 1 gennaio 2019, per garantire la continuità aziendale.
Ed è anche sulle convenzioni che il pressing sindacale si concentrerà. “A fronte dei 5 anni assicurati -spiega Maurizio Lezzi, segretario Ugl– chiederemo se vi sia la possibilità di prorogarle per due anni in più, ossia 7. Vogliamo inoltre che si stabiliscano regole e criteri di conversione dei contratti, tali da non penalizzare i lavoratori con tagli indiscriminati e, dunque, inaccettabili”.
“Laddove sussistano spiragli migliorativi è chiaro che il sindacato non possa che farsene carico – aggiunge Daniela Campobasso di FilcamsCgil – ci aspettiamo che il Cda illustri una proposta concreta, supportata da una griglia di ipotesi contrattuali. Il cambio di contratto, ci preme ricordarlo, attiene solo alla volontà dei lavoratori. Sulla base delle proposte del Cda e delle risorse che il Comune può mettere in campo, cercheremo di stilare un percorso contrattuale adeguato e accettabile, sia per i lavoratori sia per qualità e l’efficienza dei servizi offerti”.