NOCIGLIA- Se non è una vera crociata, poco ci manca. 21 Comuni, a cui nelle prossime ore si aggiungeranno Casarano, Miggiano e Avetrana, hanno già deliberato l’avvio alla controffensiva lanciata ai consorzi di bonifica. Un’iniziativa dal basso voluta dai sindaci, che vogliono dire la loro anche rispetto alla grande diatriba in corso a Bari sulla riforma del settore.
Con l’atto votato nei rispettivi Consigli comunali, si chiede, innazitutto, al presidente della Regione Puglia di revocare o annullare gli avvisi di pagamento relativi al tributo 630, annualità 2015 e anche i nuovi relativi al biennio 2016/2017. Ma c’è di più. I Comuni hanno deciso di presentare un esposto all’ANAC, evidenziando il presunto illegittimo affidamento diretto, senza l’espletamento di apposita gara, a SOGET di Pescara per la riscossione del contributo di bonifica. Hanno poi costituito il tavolo tecnico per stilare una proposta di legge di modifica di quelle regionali del 2017 per “un sistema di gestione improntato all’efficienza, economicità e partecipazione”.
A farsi capofila della battaglia è il sindaco di Nociglia Massimo Martella, che ha chiamato a raccolta i colleghi. Dopo il primo incontro,venerdì scorso a Nociglia si è riunito il tavolo tecnico, composto da figure professionali individuate dalle stesse amministrazioni. Il punto di partenza è “la necessità di distinguere la funzione di salvaguardia del territorio da quella prettamente agricola irrigua, per cui i proprietari, dovrebbero essere chiamati a contribuzione solo in presenza di benefici concreti e diretti, come confermato, tra l’altro, dall’ultima Sentenza della Corte Costituzionale n. 188/2018”.
Il tavolo tecnico, come detto, sta elaborando il disegno di legge di iniziativa popolare, a cura dei Comuni partecipanti, da presentare in Regione, finalizzato a ripristinare le competenza dei Comuni in materia, al fine di eliminare o abbattere i contributi consortili. Ad aver già deliberato ci sono, tra l’altro, i Comuni brindisini di Oria, Latiano, San Donaci, Francavilla Fontana e Mesagne. Gli altri sono tutti leccesi: da Maglie a Martano, Palmariggi, Nociglia, Neviano, Guagnano, Scorrano, Collepasso, Matino, Taurisano, Giuggianello, Ruffano, Bagnolo, Sanarica, Supersano, Botrugno.
La partita è appena iniziata: nei prossimi giorni le delibere adottate dai Comuni verranno inviate in Regione.