TRICASE- La conta dei danni è più pesante del previsto. Sono due le famiglie sfollate dopo il passaggio del tornado che domenica pomeriggio ha messo in ginocchio il Capo di Leuca. Una è residente in una casa Arca Sud a Marina Serra e conta anche tre figli in tenera età, l’altra è una coppia di mezza età di Tricase Porto. Sono state fatte alloggiare in un hotel della cittadina, a spese del Comune. Nel primo caso l’abitazione va messa in sicurezza, nel secondo l’accesso è impossibile a causa di pali, alberi e muri a terra in via Omomorto, una traversa del lungomare. Il signor Emanuele Sparasci, infatti, tenta da domenica di richiedere i soccorsi ma nulla da fare.
E’ un lavoro senza sosta e che vede in prima linea Protezione Civile e Vigili del Fuoco. In mattinata, il sindaco Carlo Chiuri ha tenuto un incontro con Enel, che è a lavoro ininterrottamente da domenica per ripristinare la linea della bassa e alta tensione, andata distrutta. Ora si sta ricostruendo tutto l’impianto, verificando di volta in volta la messa in sicurezza e la funzionalità dei tratti rimessi in funzione per garantire l’energia elettrica alle abitazione rimaste ancora al buio. Contro il rischio sciacallaggio, dopo aver interessato la Prefettura per un controllo notturno delle zone, Chiuri ha investito due istituti di vigilanza privati per presidiare maggioramente le marine.
Critica anche la situazione di Corsano: senza elettricità ancora contrado Bolano e zona Pozze, dove la scuola dell’infanzia, per questo motivo, resta chiusa fino a mercoledì. I danni più ingenti, oltre a quelli dei privati, sono al patrimonio pubblico e alle strutture sportive in particolare: distrutti i campetti di calcio e tennis e il palazzetto dello sport, in cui la tromba d’aria è entrata da un lato, sfasciando gli infissi, ed è uscita dall’altro, sfondando un muro.
A Tiggiano il passaggio del tornado ha interessato una fascia di 300 metri. La stima è di oltre mille alberi d’ulivo sradicati, oltre a pali e muri divelti. Le giunte dei Comuni colpiti hanno già deliberato lo stato di emergenza e calamità per l’eccezionalità dell’evento, invitando i privati a segnalare i danni subiti, ai fini di una ricognizione, entro il 21 dicembre.