SALENTO- Chi lo avrebbe mai detto che le politiche ambientali avrebbero fatto balzare Brindisi e Lecce tra le prime 18 realtà italiane? È il dato più inatteso tra quelli che compongono la classifica finale della qualità della vita 2018 di ItaliaOggi. Brindisi si piazza in vetta, prima in assoluto, scalando ben 32 posizioni. Lecce abbandona l’81esimo posto saltando al 14esimo. Schiarita anche per Taranto, che passa dall’86esimo al 59esimo posto.
A incidere sullo stravolgimento è la nuova metodologia di elaborazione dei dati, che stavolta premiano le iniziative ecosostenibili delle amministrazioni locali. E su questo si registra un grande impegno ad esempio nell’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici comunali, per cui Brindisi è prima e Lecce undicesima; oppure per il basso uso di ciclomotori, per cui Brindisi e Taranto sono in 13esima e 14esima posizione.
Bene il dato leccese sulle piste ciclabili: 25esimo posto; tanto c’è da fare, invece, per le zone a traffico limitato, per cui Lecce è 75esima, Brindisi 76esima, Taranto 85esima. Male anche il verde pubblico, che ci vede agli ultimi posti, mentre per impianti di depurazione è accettabile il dato brindisino, in 40esima posizione, ma non quello leccese (80) e tarantino (84). Lecce è in buon posizionamento anche per consumi annui pro capite di energia elettrica (13) e le tre province restano in media classifica per la produzione di rifiuti, che si prova ad abbattere, anche se la differenziata vede la provincia leccese al 79esimo posto, Brindisi al 92esimo e Taranto al 98esimo.