LECCE- Così, senza distinzione, la Costituzione fa tappa anche nel carcere di Borgo San Nicola per rispondere alla domande delle detenute, ma soprattutto per far comprendere che qui la vita non si ferma, ma ricomincia.
In presenza del giudice Daria de Pretis, l’obiettivo dell’iniziativa “‘Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle carceri” è proprio quello di aprire sempre più l’istituzione alla società facendo comprendere che “la Costituzione appartiene a tutti”, in particolare alle persone più vulnerabili.
La “cittadinanza costituzionale”, quindi, non conosce muri, nè distinzioni tra italiani e stranieri, tra sesso o razza. Tutti sono uguali dinanzi alla legge soprattutto dentro le mura del carcere, che dovrebbe essere inteso come un “dentro” operoso che guarda continuamente al “fuori”, e viceversa. Un “servizio” che lo Stato dovrebbe garantire ai detenuti nel pieno rispetto della legalità costituzionale e dell’interesse alla sicurezza collettiva.