MELENDUGNO- Nel luglio scorso era scattato il divieto di prelievo dell’acqua dei pozzi in località San Basilio a San Foca, a Melendugno, vicino al cantiere del gasdotto Tap che, in quell’area, era stato bloccato. Era stato il sindaco Marco Potì a emanare un’ ordinanza a seguito del superamento dei limiti di Nichel, Cromo, Arsenico, Vanadio e Manganese, riscontrati in quantitativi oltre i limiti di legge, in alcuni casi anche di cinque volte. Sotto accusa era finita la multinazionale Tap, che non avrebbe impermeabilizzato l’area di cantiere. Sulla questione si è pronunciato oggi il Tar del Lazio al quale si era rivolta Tap contro l’ordinanza del sindaco. I giudici hanno ordinato all’Arpa di depositare una circostanziata e documentata relazione riferita agli accertamenti eseguiti e conclusi, fissando al prossimo 5 dicembre la trattazione della domanda cautelare.
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