ROMA- Era attesa per questa mattina l’importante discussione al Tar Lazio sul microtunnel in costruzione nel mare di San Foca a Melendugno, per il gasdotto Tap. L’udienza è stata però rinviata in quanto sono stati depositati motivi aggiunti sia da parte della società che del Ministero dell’Ambiente che del Comune.
Il 7 giugno scorso, lo ricordiamo, il Tar ha respinto la richiesta di una sospensione cautelare avanzata dal Comune contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente, Ministero dei Beni Culturali, dello Sviluppo Economico e Regione Puglia.
Ora si dovrà discutere della richiesta di annullamento delle note ministeriali con cui, il 9 marzo scorso, è stata disposta la non assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale del progetto Microtunnel di approdo al tratto italiano del gasdotto Tap. I giudici avevano però deciso di non congelare gli atti, “avuto riguardo alla natura strategica dell’opera, alla estensione della prateria di cymodocea nodosa (che le parti, concordi, individuano in circa 30 ettari) a fronte dell’area interessata (che, altrettanto pacificamente, oscillerebbe tra 200 e 400 metri quadrati), al fatto che la posa delle palancole pare svilupparsi in altezza e in via sotterranea, e che, in generale, le misure in considerazione paiono ispirate alla mitigazione dell’impatto (compreso il confinamento della zona di scavo e riduzione della dispersione dei sedimenti nella zona circostante)”.