Attualità

Ilaria Cucchi: strumentalizzo Stefano, ma per dar voce agli ultimi

LECCE – Prima una lunghissima fila per entrare al DB d’Essai, che non è riuscito a contenere tutti. Poi l’abbraccio degli Ultrà Lecce, che cantano “siamo tutti Stefano Cucchi” e “Forza Ilaria non mollare”.

Così è stata accolta Ilaria Cucchi, ospite a Lecce del festival “Conversazioni sul futuro”. Dopo la proiezione del film “Sulla mia pelle”, che racconta gli ultimi sei giorni di vita del fratello Stefano, Ilaria e l’avvocato Fabio Anselmo, oggi suo compagno anche nella vita, hanno risposto alle domande degli organizzatori del festival, Gabriella Morelli e Pierpaolo Lala, e anche a quelle del pubblico.

Il dibattito a Lecce arriva proprio nei giorni clou del processo per la morte di Stefano. I colpi di scena in aula non si fermano: il carabiniere brindisino Francesco Tedesco, che ha parlato, ammettendo il pestaggio, ad opera di due colleghi, del 31enne geometra romano arrestato per droga nell’ottobre 2009 e poi deceduto al sesto giorno di detenzione. E poi ci sono i nuovi indagati, nel filone sul presunto insabbiamento.

La battaglia di Ilaria è la battaglia di una sorella maggiore che non si è arresa, ma risponde alle critiche di chi le dice di strumentalizzare l’intera storia, dicendo che lo fa, certo. Per gli “ultimi”, per i detenuti, per gli immigrati. Per dar voce a tutti gli Stefano d’Italia.

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