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Lupiae, sindaco: mensilità fino a dicembre garantite dal Comune

LECCE – Una buona notizia e una che, ancora, si stenta a mandare giù. La prima: per i dipendenti della Lupiae Servizi gli stipendi di ottobre, novembre e dicembre saranno garantiti dal Comune di Lecce. “La Legge lo prevede -ha detto il sindaco che in mattinata li ha incontrati in assemblea- ho già parlato con il Prefetto, restano da definire i dettagli tecnici”. Poi la precisazione, e qui arriva la nota dolente, inerente i contratti: “Al di là delle rassicurazioni a stretto giro, pensiamo al futuro -ha aggiunto il primo cittadino- senza la conversione in multiservizi, impossibile salvare tutti i posti di lavoro. È la Legge di mercato -ha spiegato ancora- quella che per gli affidamenti diretti, come in questo caso, impone di certificare che la proposta scelta sia la migliore, la più concorrenziale. Ad oggi per la Lupiae non è così e a pesare è proprio la tipologia contrattuale”.

Ad ascoltare il suo lungo intervento, circa un’ora, una platea silente e collaborativa.

Il primo cittadino ha ripercorso la storia della partecipata fino ad illustrare i dettagli della crisi finanziaria che nei giorni scorsi ha reso necessario l’insediamento di un tavolo interistituzionale in Prefettura, su richiesta delle organizzazioni sindacali.

Per il sindaco parte l’applauso quando, illustrando i scarifici che i lavoratori sono stati chiamati a fare negli anni, sceglie di fare una puntualizzazione: “A qualcuno si è chiesto di passare a 36 o 32 ore e ci si ritrovava questo in busta paga. A qualcun altro le 40 ore, invece, risultavano comunque. Non voglio polemizzare, però se di giustizia si deve parlare bisogna dirsela tutta la verità. Quello richiesto in busta paga -ha ggiunto- non è un passaggio indolore ma non abbiamo alternativa. La proroga delle convenzioni, ad oggi, è inattuabile. Bisogna stringere i denti, anche il socio unico ha dovuto farlo. Dovete scegliere voi”.

Precisa che nel ruolo di opposizione di Governo aveva previsto tutto e, infine, tende la mano ai vertici della partecipata, “si può non approvare le scelte di una governance -ha specificato- ma non per questo si deve agire per spirito di contraddizione. Stiamo lavorando tutti per uno stesso obiettivo. Per onestà bisogna dire che non sono di certo gli stipendi di presidente e membri del Cda ad aver causato la crisi della società”.

A chiusura, poi, l’invito: “Non siate frettolosi nel giudicare il sacrificio economico che sarete chiamati a fare. Non esistono piani segreti, come qualcuno pure allude, per sancire la fine della Lupiae. Bisogna fidarsi reciprocamente, solo così si andrà avanti fino alla fine e senza inciampare. Viceversa, abbiamo le spalle al muro”.

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