Cronaca

Case Popolari, gli alloggi di via Potenza agli “amici di Pasqualini”. Monosi: “Ho fatto una forzatura”

LECCE- Dalle carte dell’inchiesta sulle Case Popolari emerge la vicenda di via Potenza e il forte interessamento di Luca Pasqualini, all’epoca assessore alla Polizia Municipale, nell’assegnazione di questi alloggi di nuova costruzione ad un gruppo di persone pur non avendo alcuna competenza formale all’interno dell’Ufficio Casa.

Gli appartamenti vengono assegnati agli “amici di Pasqualini” prima che gli alloggi siano effettivamente disponibili per l’assegnazione: privi di agibilità nonché di allaccio di acqua luce e gas. Il funzionario dell’ufficio Erp del comune di Lecce segnala falsamente che gli immobili erano già completi: vengono in tal modo bloccati in favore di 20 destinatari “amici di Pasqualini” a danno degli altri legittimi aspiranti posti in posizione utile in gradiatoria.

In una conversazione intercettata,  Attilio Monosi contatta Pasqualini per riferirgli che era stato minacciato di “occupazione” del comune da parte di questi per il ritardo nell’assegnazione. Pasqualini, preso atto, rassicura Monosi anticipandogli che avrebbe proveduto a contattare “Monica” definita la “capobanda”, al fine di chiederle di intervenire per impedire quanto minacciato.

Monica contatta Monosi per chiedergli quando avrebbero assegnato gli immobili di via Potenza

Monosi: Se non mi rompete le scatole presto, altrimenti strappo la determina. Digli a chi ti telefona che si deve stare tranquilli perché ieri mi hanno minacciato che venivano al comune a occupare. Che si permettessero a fare un rigo sulla stampa o vengono al comune a fare casino, strappo la determina e procedo all’assegnazione di piazzale Genova.

Monosi viene intercettato mentre conversa con Omissis ( attualmente deputato della Repubblica) nel periodo in cui le persone favorite iniziavano a lamentarsi per il ritardo nella consegna degli appartamenti tanto da minacciare di occupare il comune.

Monosi, adirato, contatta il suo interlocutore e dice : “Si stanno rivoltando contro”

L’interlocutore cerca di capire quali erano i “casini” e Monosi risponde: “Sono sulle case assegnate agli amici di Pasqualini, che hanno dato le case di via Potenza ai primi venti anche se non erano finite e devono ancora fare i collegamenti”

Parlando con con alcuni degli assegnatari nel corso di una riunione Monosi dice: “Un mese..due mesi fa.. quando abbiamo fatto l’individuazione…quando ancora non era maturo il momento…per individuare le persone per quelle case…io non voglio il ringraziamento da parte vostra ….ma vorrei la consapevolezza di comprendere e riconoscermi che io ho fatto una forzatura a vostro vantaggio io mi sono preso una grandissima responsabilità perché mi rendevo conto .. i primi che erano in graduatoria meritavano qualcosa in più. Ma vorrei la consapevolezza di comprendere e riconoscermi che io ho fatto una forzatura a vostro vantaggio“.

LA GRADUATORIA CE LA SIAMO INVENTATA

La violazione delle leggi regionali in materia di assegnazioni di alloggi Erp è il punto focale sul quale si concentra l’inchiesta della guardia di finanza. Dalle intercettazioni emerge in maniera inequivocabile la consapevolezza che il regolamento adottato dal comune è illegittimo. È in violazione cioè alla Legge Regionale che prevede solo assegnazioni straordinarie e dunque incompatibili con la procedura adottata dal comune di Lecce che regolamenta l’assegnazione con gradutaorie e bandi.

In una conversazione intercettata il 2.4-2015, dopo le prime perquisizioni della finanza, tra Attilio Monosi e Piera Perulli:

Monosi: La guardia di finanza sta facendo un controllo ..la graduatoria degli immobili parcheggio non è proprio prevista dalla legge ….ce la siamo inventata…ma comunque è sempre un atto di consiglio comunale…mi possono dire avete fatto una cosa non conforme alla legge…quindi posso avere la remora nei confronti dei colleghi che gli ho propinato di fare una cosa che non è proprio conforme alla legge , ma più di questo non mi possono dire

Dalle indagini emerge che l’adozione del regolamento relativo agli alloggi parcheggio e i successivi bandi e graduatorie altro non era se non lo strumento per controllare il bacino di utenza.

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