SAN CATALDO – “Povera San Cataldo!” La riflessione poco felice è quella di un cittadino leccese in una giornata estiva nella marina, “macchiata”, è proprio il caso di dire, dall’episodio che abbiamo documentato nelle scorse ore: una chiazza scura che inonda le acque diventate improvvisamente marroni.
E se i cittadini sono preoccupati per le sorti della marina più vicina alla città, il Presidente di CNA Balneari, ed imprenditore del settore, Giuseppe Mancarella, ci va giù pesante ed annuncia una denuncia contro ignoti:” Ci siamo già sentiti con l’ufficio legale – ha detto – dopo l’intervento di Arpa denunceremo il fatto in Procura. Siamo stanchi di questa situazione. Noi rispettiamo le regole e le leggi, e vogliamo che lo facciano anche i Comuni”!
Quello che, a dir poco, è stato un episodio increscioso è un fenomeno già segnalato più volte a chi di dovere e che si verifica (come ieri) quando le vasche del depuratore suprano la portata per la quale sono tarate. Quando, cioè, raggiongono il “troppo pieno”.
“Nonostante le ripetute polemiche, i ripetuti appelli negli anni, gli interventi eseguiti, ancora oggi, il problema è lontanissimo dall’essere risolto” per Alfredo Prete.
Anche dal Comune, se da un lato si garantisce nessuna situazione anomala, nessun guasto al depuratore, e la possibilità che non si tratti di liquami, ma di residui di un lavaggio eseguito dal Consorzio Li Punzi, si è in attesa del sopralluogo e dei controlli che saranno effettuati nelle prossime ore da Arpa Puglia che stabilirà la presenza o meno di escherichia coli o altri inquinanti.