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Ilva, domani tutti da Di Maio. Si esaspera la lite Pd-M5s

TARANTO- Sarà un lunedì di fuoco per l’Ilva. I sindaci di Taranto, Massafra, Montemesola e Statte si presenteranno compatti davanti al ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, che li ha convocati a Roma. Ci andranno nonostante “perplessità sul metodo utilizzato – hanno rimarcato – e l’arretramento rispetto all’importanza delle specificità tarantine della vicenda”. Sarà presente anche il presidente della Provincia Martino Tamburrano.

Si spera che “che l’iniziativa” sia “autenticamente inclusiva degli enti locali” e al vicepremier è stato chiesto di “insediare eventuali successivi momenti di confronto nel capoluogo tarantino”. Al nuovo vertice sulla vertenza per la vendita dell’Ilva si arriva dopo che Anac ha ritenuto piena di ombre quella procedura di cessione ad Arcerlor Mittal e dopo che il colosso dell’acciaio ha messo sul tavolo altre proposte migliorative per il suo pacchetto di acquisto.

A Roma, però, si giungerà nel solco di una forte lacerazione politica.

È delle scorse ore la lite tra M5s e Pd, ancora, sul tema. E nel mezzo c’è il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, ora espressione democratica. Lui ha usato parole dure: “è una ennesima messa in scena”, ha detto sabato, criticando la scelta di convocare “di tutto: enti locali, sindacati, investitori, associazioni, di tutti i territori interessati”. Perché questa, ritiene il sindaco, è “la forma per non decidere alcunché di serio”. E per questo fa sapere che non parteciperà al vertice: “L’invito al tavolo Ilva del 30 luglio è stato revisionato, non integrandolo magari coi parlamentari ionici, ma estendendolo addirittura ad una serie di sigle spesso inclini al dileggio delle Istituzioni, sigle che hanno parte della responsabilità di aver lacerato la comunità ionica in questi anni”.

A rincarare la dose è stato il segretario nazionale del Pd Maurizio Martina, per il quale “per come sta gestendo la questione mi pare chiaro purtroppo che il ministro Di Maio se ne freghi di Taranto – ha detto – non è questione prioritaria per lui. Consiglio di cambiare rotta. La vicenda Ilva viene gestita con tavoli pensati esclusivamente ai bisogni di propaganda quotidiana del ministro e non invece con un lavoro serio su una questione decisiva come questa”.
“Il sindaco Melucci ha perso un’altra occasione per essere realmente incisivo su Ilva”, hanno replicato i parlamentari del M5S, Cassese, De Giorgi, Ermellino, Vianello, il consigliere regionale pugliese, Galante, e i consiglieri comunali di Taranto, Battista e Nevoli.

“Melucci – aggiungono – ha forse volutamente tralasciato che solo qualche giorno fa l’Anticorruzione ha espresso criticità proprio sulla procedura di gara portata avanti dal suo partito, e che quindi dal suo ultimo incontro al Mise, lo scorso 18 giugno, i termini della vicenda si sono ulteriormente complicati”.

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