Cronaca

Violazione dei sigilli dopo il sequestro nuovo blitz nel mercato ittico

GALLIPOLI- Nel corso di un Tavolo Tecnico tenuto nei giorni scorsi con i rappresentanti della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto operanti sul territorio di Gallipoli, è stato deciso di dare luogo, nella serata di ieri, ad un’operazione congiunta, contestuale ed integrata con tutti gli organi di polizia, presso l’area del Mercato Ittico di Gallipoli. I controlli sono scatti in 5 pescherie e nel ristorante: 

– ad una pescheria è stata contestata l’occupazione di suolo demaniale marittimo e di demanio ferroviario per la presenza di: 2 espositori tipo barca, 18 tavoli in legno;8 tavoli in plastica;12 sgabelli;44 sedie in plastica;57 sedie in legno. Tutto il suddetto arredo è stato sequestrato e affidato in giudiziale custodia al Sindaco di Gallipoli. Sempre a carico della stessa pescheria è stata applicata la sanzione amministrativa di 1.500,00 euro, con conseguente sequestro di kg 3 di prodotti ittici e di 18 vasetti di vetro contenenti polpa di riccio di mare, per la mancanza di tracciabilità.

A carico di una seconda pescheria è stata contestata la violazione dei sigilli, l’occupazione di suolo demaniale marittimo per la presenza di:1 botte in legno utilizzata a mo’ di tavolino; 6 sgabelli in legno. È stata altresì redatto verbale amministrativo, con conseguente sequestro di 17 kg. di prodotti ittici, per la mancanza di etichettatura.

A carico di una terza pescheria è stata contestata la violazione dei sigilli, l’occupazione di suolo demaniale marittimo per la presenza di: 1 tavolino;12 gabelli;1 ombrellone. Tutto il suddetto arredo è stato sequestrato e affidato in custodia al Sindaco di Gallipoli.

Nella quarta pescheria è stata contestata la violazione dei sigilli e l’occupazione di suolo demaniale marittimo per la presenza di:8 tavoli; 32 sedie. Tutto è stato sequestrato e affidato in custodia allo stesso titolare, disponendo di spazio idoneo alla custodia del materiale.

A carico di una quinta pescheria, è stata invece disposta la rimozione, a cura dall’amministratore giudiziale a mezzo di ditta privata, di attrezzature varie che risultavano già sottoposte a sequestro penale nell’ambito del precedente procedimento penale, avviato a seguito del primo intervento congiunto degli organi dello Stato, nel mese di luglio 2017.

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