LECCE- Il Tar di Lecce annulla un parere dell’Anticorruzione e condanna sia Anac che Adisu alle spese legali. E’ la notizia nella notizia dello sblocco della gara Adisu da oltre dieci milioni di euro e della durata di sei anni per la gestione del servizio di “global service” per le residenze studentesche di Lecce, Monteroni di Lecce e degli Uffici amministrativi della sede di Lecce.
Con sentenza pubblicata nelle scorse ore, il Tar ha accolto il ricorso proposto da La Cascina S.r.l. e Meit Multiservices S.r.l., prime classificate nella procedura di gara poi annullata in seguito al parere Anac.
I fatti: dopo l’approvazione della graduatoria, l’Anticorruzione ha stabilito, a distanza di oltre sei mesi dalla richiesta, che la procedura andava stralciata poiché Adisu aveva effettuato una lieve modifica per gli oneri di sicurezza (modifica di meno di 500 euro rispetto agli oltre 10milioni a base d’asta) e quindi avrebbe dovuto prolungare i termini di presentazione delle domande. A seguito di quel parere, Adisu ha prontamente annullato tutta la procedura indicendo una nuova gara.
Il Tar Lecce ha dato ragione alle ricorrenti, difese dagli avvocati Leonardo Maruotti e Francesco Romano, accogliendo il ricorso e stabilendo che “in entrambi gli atti [ossia parere Anac e l’atto di annullamento di Adisu] non si dà conto del motivo per cui quella modifica, che, prima, nella situazione di fatto per come sino ad allora dipanatasi e valutata dalla Stazione Appaltante, era stata considerata irrisoria, sia improvvisamente divenuta – in assenza di ulteriori elementi di valutazione – di natura sostanziale e tale da giustificare la caducazione della procedura fino ad allora svolta”.
Non solo la sentenza costituisce uno dei primi pronunciamenti del Tar salentino in cui si giunge ad annullare un parere dell’Anac, ma conferma che Anac non può esercitare i propri poteri in modo arbitrario e che le amministrazioni non devono supinamente accettare i suoi pareri.
