CAVALLINO- Quattro Comuni si rivolgono al Tar Lazio per bloccare l’impianto sperimentale per il trattamento dell’amianto proposto dalla Project Resource Asbestos S.r.l. nella zona industriale di Cavallino.
Il ricorso dei Comuni di San Cesario, Lizzanello e Lequile è stato notificato ieri al Ministero dell’Ambiente: è stato impugnato, infatti, il suo decreto che, contrariamente a quanto aveva deciso il comitato regionale Via, esclude l’impianto dalla procedura di Valutazione di impatto ambientale. Anche il Comune di San Donato ha presentato analogo ricorso. «Si vuole realizzare un impianto, che tra due anni sarà industriale, su una zona sulla quale insistono già, da oltre un decennio, due discariche e due impianti di trattamento e trasformazione dei rifiuti. Non possiamo fare della zona tra Cavallino, San Cesario, San Donato, Lizzanello e Lequile la capitale pugliese dei rifiuti di ogni genere e specie, adesso basta», dice il primo cittadino di San Cesario, Fernando Coppola.
ASL di Lecce, Arpa e Regione Puglia hanno dato parere negativo al progetto e chiesto approfondimenti. Ciò che spaventa i sindaci è il fatto anche che si tratta di un impianto sperimentale mai realizzato prima né altrove, dagli esiti incerti. Per questo si chiede che il progetto venga almeno sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale.
