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Aumenta il salario dei medici ma servono 65milioni di euro. La Regione alle Asl: “Risparmiate”

BARI – La buona notizia è che, grazie al rinnovo dei contratti finalmente sbloccato, lo stipendio dei dipendenti della sanità pugliese, medici e pediatri di base convenzionati compresi, aumenterà di un po’. Quanto? Dipende dai singoli incarichi. Di sicuro c’è che il totale per la Puglia è di 65milioni di euro. La cattiva notizia è che i soldi non ci sono.

Sono ore febbrili per l’apparato contabile della Regione Puglia. Tanto per cominciare l’assessorato al Bilancio è alle prese con un magrissimo bottino che, nella migliore delle ipotesi, raggiungerà appena i 10 milioni di euro e che deve bastare a tutti gli assessorati nella manovrina estiva da portare in aula entro fine mese. La Corte dei Conti ha ormai stabilito l’impossibilità di impegnare l’avanzo di amministrazione e quindi il resto va fatto con ciò che rimane, e al momento è poco. Si darà spazio solo alle emergenze, l’elargizione delle classiche mance tipiche dell’assestamento di Bilancio quest’anno non ci sarà.

Ma c’è un problema che sta assorbendo tecnici e assessori: servono quei 65 milioni di euro di cui sopra per far fronte all’aumento dei salari di medici e dipendenti. Il Ministero, in estrema sintesi, ha dato l’ok al rinnovo dei contratti ma a patto che siano le Regioni a pagarselo. Dunque, in tutta Italia la partita vale 900milioni di euro, in Puglia 65. Da dove prenderli? Non è chiaro, al momento ciò che è certo è che la Regione ha dato mandato alle Asl di risparmiare più possibile. Sulla spesa farmaceutica anzitutto, anche se è stata già falciata e non di poco. Ridurre, poi, gli investimenti e infine rivedere i prezzi dei dispositivi, in pratica delle protesi.

Se non dovesse essere sufficiente, bisogna attingere dal bilancio autonomo e non sarebbe un passaggio indolore. La situazione, comunque, è ancora tutta da definire. Intanto con l’approvazione del Dief sono state assegnate le risorse alle Asl: a Lecce spetta 1 miliardo e 175milioni di euro, a Brindisi 590 milioni e a Taranto 866 milioni. Al Panico di ricae una quota parte di 500milioni di euro.

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