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Progetto Regione Salento, Montinaro: “Salvemini esca dall’ideologia”

LECCE – Sarebbe l’undicesima regione su 21 con un milione e 800 mila abitanti. Il progetto Regione Salento, intuizione anzitempo di Paolo Pagliaro, fondatore dell’omonimo movimento, prende piede. Lo fa a partire dalle recenti dichiarazioni dei tre sindaci di Lecce, Brindisi e Taranto allineati sull’asse di Centrosinistra.

Risale a 8 anni fa il referdum istitutivo della nuova Regione, ideato e promosso dallo stesso Pagliaro: i consigli comunali che rappresentava no più di un terzo della popolazione complessiva (600mila abitanti) si espressero favorevolmente. L’iter, così ben avviato, continua asmuovere le acque.

Il neo-eletto sindaco brindisino Riccardo Rossi, in un’intervista a Nuovo Quotidiano di Puglia, apre le porte al dialogo con i due colleghi salentini soprattutto in tema infrastrutture e risorse, “cosicché i giovani possano restare qui” ha detto.

Punta sul fare squadra per l’autorità portuale, tra gli altri punti, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, “industria e turismo sono temi che richiedono sinergia” ha aggiunto. Dello stesso avviso il primo cittadino leccese, Carlo Salvemini, che in un’intervista al Tg3 nelle scorse ore si è detto ben disposto ad una collaborazione.

“Quello della Regione Salento si conferma un progetto più attuale che mai” commenta Gianluca Montinaro, coordinatore provinciale dell’omonimo movimento. Poi in riferimento alle parole del sindaco Salvemini precisa: “al riguardo mi pare doveroso spiegare al Sindaco che il progetto non è svanito ma è vivo e vegeto, anche e soprattutto nelle coscienze dei suoi cittadini e quindi più che mai attuale. Inviterei Salvemini a informarsi bene, ad essere meno superficiale e più attento e, seppur ci sentiamo di accogliere con ottimismo la notizia dell’iniziativa di una probabile collaborazione, su determinati temi, delle tre provincie del Salento, non riusciamo a capire il motivo del perché ancora non si voglia comprendere che esiste una soluzione, che è chiara, netta e ben delineata.

Non si perda tempo con tavoli, osservatori e quant’altro, i soliti slogan ad “effetto annuncio” immediato, con le promesse poi puntualmente disattese nelle esigenze della comunità salentina. Unica soluzione -rimarca Montinaro- è l’autonomia del Salento formato dalle tre provincie“. Poi chiosa: “Se Salvemini vuole davvero lasciare un segno innovativo del suo passaggio politico, impegnarsi veramente per questa terra, esca dal suo recinto ideologico e guardi avanti. Siamo pronti -conclude Montinaro- ad ogni forma di collaborazione per sostenere insieme, tutti uniti, l’unico progetto che permetterebbe al Salento di avere un futuro radioso“.

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