LECCE- Si dovrà partire dalla segreteria regionale per chiarezza. Così il Presidente Emiliano nel summit con i fedelissimi. Il segretario Lacarra è stato eletto numero uno di Puglia anche per volere del governatore (fu suo assessore) e di concerto con il gruppo dei renziani, ma ora il magistrato non ci sta più: vedremo se in occasione dell’assemblea regionale si dimetterà altrimenti decideremo il da farsi, è la linea di indirizzo.
Alla base di ogni riflessione anche le future elezioni del 2020. Emiliano è preoccupato che il Pd sia pronto ad un’imboscata che potrebbe partire dall’imporre a questo le primarie o valutare direttamente altre ipotesi di candidature per sostituirlo e non consentirgli un secondo mandato. Tra i nomi che il Pd potrebbe usare contro l’uscente ci sono quelli dei parlamentari Dario Stefano o Teresa Bellanova. Uno dei fedelissimi però smentisce alcune voci.
Il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, suo candidato anche in occasione delle passate elezioni europee, conferma i rischi ventilati durante la riunione rispetto alle volontà del partito democratico dopo i 5 anni del Governatore, ma smentisce categoricamente che Emiliano abbia ipotizzato alleanze trasversali addirittura con Forza Italia e con Fitto.
Per Minerva, “Michele” ha semplicemente detto che bisogna recuperare tutto il civismo sui vari territori oltre al rilancio dei temi legati alle questioni regionali per dar conferme delle motivazioni per cui sono stati votati.
