LECCE- Si conclude, in primo grado, con una condanna per furto aggravato e due assoluzioni, il processo che vedeva imputati tre dipendenti della filiale leccese del Banco di Napoli di piazza Mazzini, accusati di aver prelevato 18 mila euro dal conto di una cliente in un periodo in cui la donna, ricoverata in ospedale per una grave malattia, non aveva potuto tenere sotto controllo i suoi estratti conto. Il giudice Annalisa De Benedictis ha condannato per furto aggravato Daniela Salamanca, 57 anni di Cavallino, ad 1 anno e 8 mesi pena sospesa oltre al risarcimento danni morali per 10 mila euro in solido con il Banco di Napoli. La donna era difesa dagli avvocati Pasquale e Giuseppe Corleto. Assolti per non aver commesso il fatto Rita Giannetti 61 anni di Lecce, difesa dall’avvocato Amilcare Tana e Alberto Melica, 60 anni di Cavallino, difeso dall’avvocao Luigi Covella. La parte civile era rappresenata dall’avvocato Marcello Apollonio. I fatti risalgono al 2012, proprio nel periodo in cui la donna era ricoverata in ospedale. La denuncia fu presentata dall’amministratore di sostegno della donna. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Giovanni Gagliotta, i prelievi furono effettuati a più riprese.