BARI – Ad oggi nella fascia di contenimento sono quasi 3100 gli ulivi colpiti dalla xylella. L’infezione si è triplicata nel giro degli ultimi due mesi e ora, con i primi caldi e il risveglio della sputacchina, l’insetto vettore, la corsa contro il tempo si fa più serrata.
C’è un mese di tempo per arare i terreni e debellare, con le buone pratiche, l’habitat naturale della sputacchina. Terreni, strade, canali, piazzole, aiuole, tutto dovrà essere raso a zero. Poi, dal primo maggio, partiranno i controlli. Per gli agricoltori inadempienti sono previste multe da 1000 euro e il divieto di partecipare ai bandi della comunità europea. Per il mese di aprile le 20 squadre di carabinieri forestali, che dovranno perlustrare le zone di contenimento, cuscinetto e infetta dovranno affiancare gli agricoltori spiegando loro l’obbligo delle arature.
Poi da maggio e sino al 14 giugno linea dura e via alle sanzioni.
“Il vettore in questo periodo vive allo stato larvale – ha spiegato il generale dei Carabinieri Forestali, Silletti – è fondamentale che tutti applichino le misure obbligatorie perché il vettore così viene distrutto e le possibilità che domani la xlella si viluppi in modo accelerato vengono a diminuire. Un’attività pesante, quest’anno abbiamo la fortuna di essere aiutati da tuta l’arma dei Carabinieri, ci daranno i l loro ausilio nei due momenti importanti dei controlli, quello preventivo e quello repressivo”. “Aprile – ha continuato l’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia – sarà dedicato ad informare, non entriamo e sanzioniamo direttamente gli agricoltori. Il tema della xylella è vitale per l sopravvivenza dell’agricoltura del Salento e serve l’impegno di tutti”.
Ad oggi sono 180mila i campioni analizzati nell’ultimo anno, 800 le piante abbattute. L’incidenza del batterio è stata dell’1%. La zona dove, al momento, si concentra il maggior numero di piante infette è Oria, con 300 esemplari. A breve torneranno in Puglia i commissari europei per verificare ciò che si sta facendo per combattere l’espansione del batterio e, contestualmente, riprenderanno i controlli su 1800 km quadrati già analizzati.