Cronaca

Spranghe, coltelli, cazzottiere e pistole: con le armi in tribunale

TARANTO- Nel tribunale di Taranto hanno rischiato di entrare indisturbate anche due pistole, oltre a cazzottiere, spranghe e a una ottantina tra coltelli, cesoie e forbici, molti nelle borse di donne e professionisti. «Il bilancio è spaventoso e conferma che era giunta l’ora di controllare in modo serio e regolare l’accesso al palazzo di Giustizia», commenta il presidente dell’Ordine degli avvocati Vincenzo Di Maggio. E’ l’arsenale finito sotto sequestro in poco più di cinque mesi di attività di sorveglianza con scanner e metaldetector all’ingresso del tribunale di via Marche. Ne dà notizia proprio l’Ordine degli avvocati. «Un uomo portava con sé una chiave inglese di ferro lunga circa 30 cm per i bulloni delle ruote dell’auto. Altri due avevano addosso una cazzottiera, cioè un tirapugni di acciaio», hanno raccontato gli agenti privati che sorvegliano l’ingresso. Un professionista è stato fermato e denunciato perché in borsa portava una pistola. «Aveva solo il permesso per uso sportivo e non il porto d’armi. Si è giustificato spiegando che dopo l’udienza avrebbe dovuto portarla in armeria per una riparazione».

Articoli correlati

Taranto, “truffa delle banconote di piccolo taglio”: denunciato un rumeno di 33 anni

Redazione

Tentato omicidio a Copertino, convalidato il fermo del 23enne

Redazione

Tragedia nei parcheggi del “Vecchio Fazzi”: cane travolto e ucciso da un’auto pirata

Elisabetta Paladini

Omicidio-suicidio di Calimera, ritrovata l’auto di Najoua Minniti nelle acque di Roca

Redazione

Tir si ribalta sulla SS613: conducente in ospedale con codice arancione

Redazione

Monteroni, colpi di arma da fuoco contro il portone di un condominio

Erica Fiore