LECCE – “Con la stessa cura con cui il progetto assicurerà il ripristino dell’ambiente, del paesaggio e della bellezza dei territori direttamente interessati ai lavori di costruzione del gasdotto, TAP si mette a disposizione per contribuire a sostenere la pulitura e il ripristino degli edifici e dei monumenti danneggiati venerdì sera“. È quanto la multinazionale svizzera fa sapere nella nota diramata all’indomani del corteo No Tap che attraversando il cuore di Lecce ha lasciato il segno. Atti vandalici che hanno scatenato l’indignazione e la rabbia dei leccesi: sul prospetto del teatro Apollo, fresco di restyling, oggi campeggia la scritta “No Tap” con vernice nera. E l’umore della città si tinge dello stesso colore. Nella stessa nota TAP fa sapere di associarsi allo sdegno e alla condanna dell’intera comunità leccese. Poi specifica di essere pronta a contribuire al ripristino dell’ordine e della pulizia originaria dei luoghi.
Ed è proprio questo passaggio a scatenare l’ironia del Comitato. “Ringraziamo la Multinazionale TAP per aver messo a disposizione una bottiglia di diluente necessario a pulire i monumenti -dice Gianluca Maggiore, portavoce del Comitato No Tap– Speriamo che con la stessa solerzia provveda a ripristinare lo sbancamento della Palude di Cassano e a rimediare alla distruzione dell’area di San Basilio. A quanto pare nell’area di cantiere TAP -prosegue- ci sono dei vandali ambientali che agiscono in tutta libertà e sarebbe auspicabile un intervento”. Sugli assalti a base di vernice nera nessun commento.
Per il sindaco di Melendugno Marco Potì “tutto questo polverone che si è alzato al margine del corteo è un’esagerazione -dice- quello che è accaduto nulla è a confronto della violenza esercitata dalla multinazionale sul territorio. La battaglia condotta dagli attivisti è e resta un esempio di civiltà. Le scritte di vernice si verificano anche nelle trasferte calcistiche. La vera violenza che sta subendo questa terra sta passando in secondo piano rispetto a petardi e vernice”.