LECCE – Sono quelle che vengono definite “nuove povertà”. Sono le storie di chi, da un giorno all’altro, si è trovato a vivere situazioni di disagio estremo. Alcune di queste storie sono state ascoltate dall’arcivescovo di Lecce, mons. Seccia, che ha accolto delle famiglie in difficoltà in “casa” sua.
Emblematici i racconti di chi non lavora più e, schiacciato dalla crisi, non sa come affrontare la quotidianità, non sa come dar da mangiare alla famiglia. C’erano un uomo che, fino ad agosto scorso, faceva il netturbino e ora è disoccupato, e un altro che è pasticcere e non lavora più.
All’incontro con il vescovo, anche don Attilio Mesagne, direttore della Caritas diocesana, e le due associazioni di volontariato che hanno accompagnato le famiglie in vescovato: il “Pronto soccorso dei poveri” e “Capolavoro d’amore”.
