TRICASE- Incubo senza fine a Tricase, città ora nella morsa della paura. Ieri sera, intorno alle 23, è andata a fuoco l’ennesima automobile, la sesta in due mesi. Il nuovo episodio in via Rattazzi, nei pressi della Chiesa di Sant’Antonio da Padova. Le fiamme hanno distrutto la parte anteriore di una Punto che appartiene ad un uomo del posto. Non c’è dubbio che si tratti di un atto doloso: i vigili del fuoco hanno ritrovato i residui di una bottiglietta incendiaria.
Trema la cittadinanza, abituata a vivere in grande tranquillità e spaventata dalla scia di attentati che la sta tenendo sotto scacco. Nelle scorse ore, il vertice in Prefettura è servito per focalizzare l’attenzione sul fenomeno. Quasi a mo’ di beffa, però, in serata è giunto il nuovo segnale. Come dire: non ci fa paura nulla.
I rimedi prospettati, d’altronde, richiederanno tantissimo tempo: l’installazione di telecamere di videosorveglianza non è un qualcosa che si farà dall’oggi al domani. Nel frattempo c’è l’urgenza dei cittadini di non essere la prossima vittima. Inevitabile, infatti, è diventata la corsa all’acquisto o all’affitto di un garage, perché gli incendi hanno colpito persone diverse e non sembrano avere un collegamento tra loro.
Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri. Episodi slegati, si diceva, e ancora di più fanno paura perché la percezione in città è quella che si sia scatenato l‘effetto emulativo. Solo qualche giorno fa era stata distrutta con una bomba artigianale la Bmw di un bancario, prima ancora nel mirino le auto di avvocati, casalinghe, pensionati. “Nessun allarme”, ha detto il prefetto. Ma Tricase non si sente al sicuro e non vuole minimizzare.
“L’escalation dei gravi fatti succedutisi in questi ultimi mesi se da una parte ci trova increduli, dall’altra ci trova anche impreparati”, dicono dai banchi del Consiglio comunale Nunzio Dell’Abate e Vito Zocco, che hanno richiesto un Consiglio comunale monotematico aperto, al momento non ancora concesso. “Ci siamo sgolati – aggiungono – con mozioni ed interrogazioni ad hoc affinchè l’azione amministrativa privilegiasse la valorizzazione ed implementazione del corpo di Polizia Locale, l’adozione di strumenti di controllo capillare del territorio (impianti di videosorveglianza mobili e fissi) e la prevenzione dei fenomeni di devianza giovanile e dispersione scolastica, cause per lo più degli atti di vandalismo e bullismo registrati con frequenza in città”.