SALENTO- 22 comuni della provincia di Lecce su 97 rinunciano al contenzioso con la società Progetto Ambiente che gestisce l’impianto di Cdr di Cavallino e trovano l’accordo, messo nero su bianco con una delibera concordata e uguale per tutti. Una vicenda nata gli scorsi anni con le richieste fatte dall’azienda che vantava crediti di diversi milioni di euro calcolati sulla base dei costi effettivamente sostenuti nei vari anni di esercizio e per la quale ci sono stati ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Mentre si attende l’udienza di merito dinanzi al Tar il prossimo 20 febbraio, e dopo il provvedimento del commissario dell’Agenzia Regionale per i rifiuti, Gianfranco Grandaliano per una ridefinizione delle tariffe contestate da una parte e dall’altra, gli incontri per tentare l’accordo sono continuati.
La società, rappresentata dall’avvocato Luigi Quinto, ha chiesto a tutti i comuni di verificare effettivamente i costi sulla base anche della qualità del servizio offerto. 22 di questi hanno deciso così, dopo un’istruttoria, di sottoscrivere l’accordo rinunciando al contenzioso. Si tratta dei comuni dell’hinterland magliese: Maglie, Minervino, Cutrofiano, Castro, Otranto, Andrano, Botrugno, Diso, Giuggianello, Giurdignano, Muro Leccese, Nociglia, Ortelle, Poggiardo, San Cassiano, Sanarica, Santa Cesarea, Scorrano, Spongano, Supersano, Surano, Uggiano la Chiesa.
Ecco cosa prevede l’accordo:
-Tariffa fissata a 125 euro a tonnellata alla data del 2016 aggiornata ogni anno sulla base dell’indice instat industriale generale;
-L’arretrato che i comuni devono al gestore dal 2010 ad oggi viene fissato negli importi stabiliti dal decreto del commissario Grandaliano con una rateizzazione concessa in 5 anni e una riduzione degli interessi del 10 per cento;
-La ditta rinuncia a far valere gli esiti del contenzioso nei loro confronti, cosa che chiaramente non avverrà per i comuni che non hanno aderito all’accordo.
