Politica

Fitto: Marti insegue disperatamente una poltrona

LECCE – “Chi ha aderito a Direzione Italia lo ha fatto e lo fa con passione e con coerenza. Chi e’ già andato via o lo sta facendo ora, non ha nemmeno il coraggio di sostenere delle idee ma sta solo disperatamente inseguendo una poltrona”. Non lascia spazio a interpretazioni il pensiero di Raffaele Fitto, sulla “migrazione” di Roberto Marti nella Lega. Lo esprime in un post su Facebook e aggiunge: “Certo, però, considerando le storie di ciascuno, c’è da capire come possano continuare a guardarsi allo specchio…
Noi andiamo avanti con serietà e convinzione lasciando ad altri opportunismi e calcoli !!! Grazie sempre a tutti i nostri dirigenti ed amministratori per la loro dedizione ed il loro sostegno”.

Identica la posizione espressa dal coordinatore provinciale leccese di Direzione Italia Antonio Gabellone: “Abbiamo appena appreso della folgorazione sulla via per… Damasco che ha colpito l’onorevole Marti. Mai una perplessità, mai un dubbio sul progetto “politico” di Raffaele Fitto. Al contrario sempre “pancia a terra”, nel sostenerlo e diffonderne le idee. Prendiamo atto e andiamo avanti, nella convinzione oggi più di ieri che le ragioni del Mezzogiorno, della Puglia e del Salento debbano essere affidate a persone coerenti, capaci e leali”.

“Roberto era e resterà sempre un mio amico -dice il consigliere regionale Luigi Manca– ma le amicizie sono una cosa, i percorsi politici sono un’altra. In quel progetto che oggi si chiama Direzione Italia io credo ancora fortemente, mi dispiace che il mio amico Roberto – che ci credeva più di me – oggi abbia scelto un percorso politico che seppure sempre di centrodestra rinnega le radici di un meridionalismo che non è il “Sud con il cappello in mano”, ma è il “Sud con la sua identità e le sue peculiarità straordinarie”.

Simona Manca, consigliera provinciale e componente del coordinamento regionale dei fittiani, non ha dubbi: “Cambiare partito alla vigilia delle elezioni, alla ricerca di una candidatura e di una poltrona, è un gesto che offende la politica vera e risponde solo a meschini calcoli e interessi strettamente personali. Direzione Italia non è un ufficio di collocamento, ma un progetto per una rifondazione di un centrodestra di governo, e ciò non può stare stretto a chi -invece- è solo in cerca di posti e incarichi”.

“Nessuna scelta ideologica ma solo calcoli elettorali” anche secondo il senatore Francesco Bruni. “Verrebbe da dire “non ragioniamo di lor ma guarda e passa” -scrive- non si può, però, non rilevare che oggi chi abbandona la casa di Direzione Italia sono proprio coloro che nel corso degli ultimi due anni mai avevano espresso dubbi sulla linea politica condivisa con Raffaele Fitto. Tali scelte non possono ovviamente trovare giustificazione ideologiche, né fondarsi su idee forti, rispondendo nella migliore delle ipotesi a meri calcoli elettorali”.

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