MESAGNE- Avrebbero adocchiato una borsa contenente il regalo per gli sposi, le buste con i soldi, provando a forzare lo sportello di una Lancia Y. Poco prima, il loro aggirarsi tra le auto degli invitati ad un altro matrimonio, in una nota struttura ricettiva di Mesagne, aveva destato forti sospetti. A finire in carcere, ieri pomeriggio, arrestati per tentato furto su autovettura e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, sono stati tre uomini e una donna del Barese.
Si tratta di Gaetano Pio Pasquariello, 23 anni; Nicola Pastore, di 59; Oscar Masciopinto, di 36 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine; e di Maria Percoco, 53 anni, incensurata.
Alle 15.30 di ieri, al commissariato di Mesagne è giunta la segnalazione di una Volkswagen Passat, con tre persone a bordo, tra cui una donna, che si aggirava tra le auto in sosta nel parcheggio di un ristorante. All’arrivo della pattuglia, si era già allontanata, forse per la presenza di troppe persone vigili. La volante si è spostata, quindi, presso un’altra struttura, dov’era in corso un altro matrimonio e lì gli agenti hanno notato un’Audi A3 con gli sportelli anteriori aperti parcheggiata vicino ad una Lancia Y, un uomo accovacciato intento ad armeggiare sullo sportello ed un altro accanto a lui. Accortisi della volante, i due sono saliti a bordo dell’Audi A3. Di fronte c’era la Passat che fungeva da palo. 
Gli agenti hanno accertato il danneggiamento dello sportello e dunque la sua apertura. Uno degli invitati, nel frattempo, ha riconosciuto le due auto ed i soggetti a bordo tra coloro che erano presenti vicino alla chiesa dove si era celebrato il matrimonio e che avevano seguito il corteo delle auto per arrivare al ristorante.
La perquisizione sui veicoli ha consentito di rinvenire numerosissimi attrezzi idonei allo scasso: sequestrati gli arnesi e le auto, già ripetutamente segnalate da vari uffici di polizia, anche del Barese, quali vetture utilizzate per commettere reati contro il patrimonio e la persona. I tre uomini sono stati condotti presso la casa circondariale di Brindisi e la donna presso quella di Lecce.
