Cronaca

Nobildonna raggirata? In appello assolti avvocato e moglie

MAGLIE- Non ci fu circonvenzione di incapace. La Corte d’Appello, con sentenza pronunciata dal presidente Nicola Lariccia, ha ribaltato la condanna in primo grado per i due imputati assolvendoli entrambi. Si tratta dell’avvocato Vincenzo De Donno e della moglie di questo, Patrizia Lori, accusati circonvenzione di incapace, ovvero di aver approfittato dello stato di infermità della nobildonna magliese Aniella De Marco per acquistare ad un prezzo non conforme, 30 mila euro invece del presunto prezzo di mercato di 65mila, un immobile di sua proprietà.

Una volta morta, furono gli eredi a sporgere denuncia nei confronti di diverse persone, tra cui il notaio, ma ad essere rinviati a giudizio furono il legale che seguiva gli interessi della donna e la moglie di questo, a cui l’immobile fu intestato, oltre alla figlia della badante della nobildonna, l’ex avvocato Aniella Refolo, per la quale c’è il non luogo a procedere.

A difendere i due imputati, marito e moglie, l ‘avvocato Giancarlo Dei Lazzaretti. La sua tesi è stata condivisa dal giudice. Il legale ha dimostrato, sulla base anche delle consulenze di parte, come l’immobile acquistato fosse in forte stato di degrado e a pericolo crollo, cosicché il valore di stima fosse nettamente inferiore a quello effettivamente pagato dalla nobildonna e che il prezzo pagato dai due coniugi fosse addirittura superiore al suo reale valore. In primo grado gli imputati erano stati condannati a tre e due anni di reclusione.

 

 

 

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