NEVIANO – L’ufficialità arriverà con documenti certi, nero su bianco durante la conferenza dei servizi del prossimo 21 settembre. Ma, nel frattempo, la comunicazione della decisione è affissa sui muri di Neviano, con tanto di manifesto: il Comune esprime la propria contrarietà alla realizzazione dell’impianto di compostaggio della Fg Ecologia srl.
Per il sindaco Silvana Cafaro, che in primo momento aveva espresso possibile apertura al progetto, l’ente si era espresso due volte, l’11 agosto 2016 e il 26 luglio 2017, per il tramite dell’Ufficio tecnico, che aveva dichiarato che l’impianto non è compatibile con lo strumento urbanistico comunale.
“L’Ufficio tecnico del Comune di Neviano – replica l’associazione ambientalista Italia Nostra – non è un organo politico e pertanto il suo parere era un atto dovuto e non entrava nel merito dell’impianto ma rilevava solo (in maniera burocratica) che il PRG di Neviano non prevedeva la localizzazione di tale impianto. Altro non doveva e non poteva dire, mentre l’amministrazione comunale nel merito del progetto (nè con atti di Giunta nè di Consiglio) non ha mai espresso formalmente un parere o ha manifestato alcun intendimento”.
Con il progetto si chiede di lavorare 50mila tonnellate di frazione organica e verde attraverso procedimento anaerobico con successiva produzione di biogas, ciò che è favorito da appositi incentivi pubblici e che desta parecchie perplessità per i possibili rischi per la salute e le finalità degli impianti. La società che chiede le autorizzazioni fa capo a Giuseppe Marra, dello stesso gruppo imprenditoriale che ha ottenuto dalla Provincia l’ok alla Via per l’apertura di un altro impianto di compostaggio poco distante, a Galatina, in contrada Le Bruciate, sul confine con il feudo di Galatone.