Politica

Giliberti dice no alla presidenza del consiglio ma “Caro Carlo, ti sarò leale”

LECCE – “Caro Carlo, ho atteso a lungo prima di rispondere alla Tua proposta di assumere il ruolo di Presidente del Consiglio; un ruolo prestigioso ed importante, un onore. È stato un gesto elegante e giusto visto il risultato conseguito al primo turno dalla mia coalizione ma oggi ritengo rispettoso nei confronti di chi mi ha sostenuto e non è entrato in Consiglio, non accettare la Tua proposta di presiedere l’aula“.

Così Mauro Giliberti rompe il silenzio e sceglie di essere un “semplice consigliere d’opposizione” pronto ad agire con lealtà, così come lui stesso scrive nella lettera inoltrata al primo cittadino Carlo Salvemini.

Non ho avuto alcuna difficoltà ad ammettere la sconfitta, la mia sconfitta. Figlia di mille motivi che non è il caso di trattare in questo momento. Magari un domani -si legge nella missiva- Mi sono recato senza invito ed a scrutinio ancora in corso in diretta tv, in quello studio televisivo di Telerama in cui sono cresciuto ed in cui i leccesi mi hanno visto lavorare per oltre un decennio. Lì ho immediatamente riconosciuto il Tuo ruolo ed il mio risultato negativo.

Ma l’onestà intellettuale e la lettura serena della norma mi impongono di considerare il fatto che la mia colazione aveva “già” conseguito il 50% al primo turno.

La vicenda avrà un suo corso nelle aule della giustizia amministrativa, in cui ripongo piena fiducia -continua Giliberti- Nella vita mi sono imposto di comportarmi in un modo che mi consenta di guardare dritto negli occhi i miei figli quando diverranno adulti.

Scopriranno fuori dalla loro famiglia che esiste al mondo chi ti dà la mano davanti e poi ti volta le spalle appena può. Ma sapranno che si può essere ancora oggi persone perbene. A qualunque costo“.

Chiaro il riferimento di Giliberti in queste ultime parole a quell’ala estremista della sua coalizione convinta ad intraprendere la strada dell’ostruzionismo e del disconoscimento della legittimità del consiglio comunale. Posizione questa sulla quale l’ex candidato sindaco ha dissentito fortemente sin da subito.

Oggi ritengo giusto e rispettoso nei confronti di chi mi ha sostenuto e non è entrato in Consiglio -spiega Giliberti- non accettare la Tua proposta di presiedere l’aula. In questa decisione, come sempre in questi mesi e come avrei fatto se avessi vinto, ho ascoltato tutti coloro i quali hanno inteso consigliarmi ma ho poi deciso con la mia testa ed in totale serenità.

Farò il semplice consigliere comunale di opposizione, il capo se ne sarò all’altezza. Continuerò a pensare che le periferie e gli ultimi siano il senso del mio agire politico e che le marine leccesi, messe in rete con il centro storico, siano opportunità di lavoro e sviluppo. Continuo a ritenere che la moralità e la trasparenza siano precondizioni per l’agire politico. Che la mia unica stella polare siano i cittadini. Che l’umiltà sia una dote e non una debolezza. Agirò in questo mio percorso con il supporto dell’associazione MoviMenti che mi consentiranno di essere oppositore autorevole e serio“.

Ti assicuro lealtà nel mio agire -conclude- e Ti ringrazio comunque per la proposta, di cui ho colto lo spirito“.

Articoli correlati

Eletti i “Presidentini”!!! Le inutili elezioni provinciali, gli inciuci di Palazzo e la castina vittoriosa

Redazione

275, aspettando l’incontro romano con Anas per non perdere 288 milioni

Redazione

Aloisi (Azzurro Popolare): Sabato la prova civica, Poli sciolga la riserva

Redazione

Canali di bonifica, Guido a Vendola: “Si rischia di tornare ai tempi della malaria”

Redazione

Lo spoglio in diretta: dalle 22.45 Election day su Telerama

Redazione

Matino, nuova Giunta: il Pdl non ci sta

Redazione