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Xylella, dall’UE l’ultimatum all’Italia: due mesi per mettersi al passo con abbattimenti

BRUXELLES – Due mesi di tempo per adeguarsi, viceversa l’Italia rischia il deferimento alla Corte Ue. È l‘ultimatum che arriva dalla Commissione europea in tema abbattimento degli ulivi affetti da xylella.

Il parere motivato arriva da Roma e sarebbe la causa dell’aggravarsi della procedura d’infrazione: le autorità -si legge- stanno fallendo nel fermare il progredire del dannoso batterio.

L’eradicazione delle piante, seconda la legislazione Ue, sarebbe dovuta avvenire subito dopo la prima conferma della presenza della xylella, ma dopo la comunicazione dei nuovi focolai «la tempistica comunicata dall’Italia è stata inefficace per assicurare l’immediata rimozione degli alberi infetti”.

Da qui l’ultimatum, appunto: due mesi di tempo per mettersi al passo, pena il deferimento.

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