SAN FOCA – Acque agitate a San Foca, dove sul lungomare, alle ore 14, si sono ritrovati gli attivisti no Tap, per protestare contro l’impiego di due imbarcazioni che, per conto della multinazionale del gas, hanno effettuato delle attivitĂ di studio nello specchio d’acqua antistante la spiaggia di San Basilio, con conseguente interdizione alla balneazione di quell’area, come previsto dall’ordinanza della Capitaneria di Porto.
Al centro delle polemiche, come giĂ avvenuto nella notte di lunedì con lo spostamento di 42 ulivi, c’è sempre il passaggio previsto in sede di rilascio delle autorizzazioni, per cui è accordata la sospensione dei lavori sulla costa tra giugno e settembre, per non intralciare la stagione balneare.
Per questa presunta violazione, il sindaco di Melendugno Marco Potì ha presentato esposto in Procura nei giorni scorsi.
Dalla multinazionale fanno sapere che alle 14.30 le due imbarcazioni impiegate a supporto dei sommozzatori erano rientrate nel porto di Otranto e che “quella svolta non può ritenersi attivitĂ di cantiere, in quanto si è trattato della lettura del turbidimetro. Siamo tenuti – dicono da Tap – a monitorare, una volta al mese, le condizioni del mare, per prevenire l’eventuale intorbidimento delle acque, attraverso la lettura di una scatola collocata sul fondale”.