UGENTO – Una richiesta di un tavolo di “crisi ambientale”: è quanto chiedono le associazioni e i comitati di Ugento, Gemini, Acquarica, Taurisano e Presicce (ProLoco Beach di Gemini, ProLoco Acquarica, ProLoco Taurisano, AttivaMente di Ugento, Comitato Burgesi 2017, Associazione Culturale Gemini, C.I.A.T.D.M. – Sezione di Acquarica del Capo), dopo le analisi Arpa che confermano sforamenti di inquinanti in uno dei pozzi esterni alla ex discarica di Burgesi, dove, stando alle dichiarazioni dell’imprenditore Gianluigi Rosafio, sarebbero stati sepolti 600 fusti di materiale cancerogeno.
La richiesta è rivolta innanzitutto al presidente della Regione Puglia, oltre che a Procura, Prefettura, Noe, Cnr, Asl di Lecce e Comune di Ugento. Si chiede inoltre chiarezza su come si prevede di utilizzare il milione di euro stanziato da parte del Ministero dell’Ambiente per la verifica dello stato di qualità delle matrici naturali nella zona. Senza risposte, si è pronti alla protesta.