PORTO CESAREO- Abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale in atto pubblico, rivelazione di segreto d’ufficio. Queste le accuse delle quali, a vario titolo, rispondono i cinque imputati nella vicenda Bahia del Sol, il lido sul mare di Porto Cesareo finito sotto sequestro per presunte irregolarità nelle concessioni. Oggi si è aperto il processo che vede, tra gli imputati anche l’attuale sindaco di Porto Cesareo Salvatore Albano insieme all’ imprenditore Luca Mangialardo, al già Primo cittadino Fernando Antonio Basile, all’istruttore tecnico e geometra Maurizio D’Andria e al militare della Capitaneria di porto di Gallipoli Stefano Stella. Oggi la prima udienza davanti ai giudici della seconda sezione presieduta da Roberto Tanisi, con la richieste di prova delle parti, pm e difesa. Si è poi proceduto al conferimento d’incarico alla dottoressa Paola Conte per la trascrizione delle intercettazioni effettuate dai carabinieri e all’ascolto di tre testimoni dell’accusa: un maresciallo dei carabinieri di Campi Salentina, una dottoressa dell’Asl e un geometra del comune di Porto Cesareo. L’inchiesta è stata coordinata dal Pm Antonio Negro. Le indagini hanno riguardato le autorizzazioni e le deroghe ottenute dai proprietari del lido e in che modo esse siano state ottenute. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Luigi Covella, Paolo Spalluto Angelo Vantaggiato, Marco Greco, Lavinia Gala e Antonio Quinto e Giuseppe Romano.
