Cronaca

Morte Mascello, il Gup accoglie la richiesta di perizia tecnica

LECCE – Nuova tappa giudiziaria nella vicenda della morte dell’ imprenditore Giuseppe Mascello, 54 anni, di Castrignano dei Greci proprietario del “Blubay” di Castro, del “Ciak-Ice” di Castrignano de’ Greci e del “Bahia” di Otranto e del Lido Pini ai Laghi Alimini, avvenuta improvvisamente per un infarto il 13 maggio del 2015.

Il Gup Sernia ha rigettato la richiesta di proscioglimento avanzata dai legali delle due indagate, due dottoresse dell’ospedale di Scorrano, gli avvocati Luigi Corvaglia e Dimitry Conte e ha accolto la richiesta di perizia avanzata dal legale delle parti civili Francesca Conte. Una richiesta presentata dal legale sulla scorta della consulenza tecnica delle parti civili, il dottor Franco Faggiano .

Nell’ospedale di Scorrano Mascello ci era arrivato la sera prima della morte. Aveva forti dolori al petto e difficoltà a respirare. Secondo l’accusa le due dottoresse che lo presero in cura, non valutarono adeguatamente i sintomi di un infarto in corso e non lo informarono con precisione dei rischi che correva.

Mascello, che quel giorno decise di lasciare l’ospedale, morì la martina successiva mentre era al lavoro nel suo lido. I due medici si sono sempre difesi affermando invece che fu Mascello a rifiutare categoricamente il ricovero. Parti civili si sono costituiti la moglie e i tre figli di Mascello avanzando una richiesta di risarcimento di oltre un milione di euro. Prossime tappe la presentazione della perizia e poi l’udienza preliminare.

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