LECCE – Una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Papa Francesco e al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. A inviarla è stata in queste ore è stata la Presidente della Lilt Lecce Marianna Burlando, dopo la decisione del Direttore Scientifico della stessa Lilt Giuseppe Serravezza di effettuare lo sciopero della fame e della sete contro il Gasdotto Tap.
“Rispetto al progetto la LILT di Lecce ha sin dall’inizio espresso il proprio dissenso -si legge nella missiva- stante una situazione epidemiologico-sanitaria locale già altamente compromessa, e che il gasdotto andrebbe ad aggravare ancora di più. Di questa massiccia e diffusa contrarietà non si è tenuto conto nella giusta e doverosa misura” denuncia la Presidente.
In merito alla scelta del Dott. Serravezza poi conclude: “grande rispetto alla determinazione e alla lucida tenacia di perseguire un obiettivo di salute per il territorio, ma siamo seriamente preoccupati per le conseguenze che il gesto fa correre invece alla sua salute”. L’appello alle AutoritĂ istituzionali, politiche e religiose è dunque ad accogliere le istanze del territorio, ossia la contrarietĂ alla realizzazione dell’opera.