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Consulenze esterne Sgm, il caso in mano alla corte dei conti. La società: “tutto in regola”

LECCE-Il caso delle consulenze esterne della Sgm, costate oltre un milione di euro in appena quattro anni, finisce sul tavolo della Corte dei Conti.

A chiedere la verifica della magistratura contabile è Antonio Rotundo, in qualità di presidente della commissione controllo del Comune di Lecce. “I cittadini onesti -dice- hanno il diritto di sapere se i soldi spesi siano stati utilizzati per servizi necessari, come afferma il presidente della società di trasporti, oppure rappresentano uno spreco dovuto ad una gestione poco attenta del denaro pubblico.La verifica dovrà anche riguardare la correttezza delle procedure adottate per il conferimento degli incarichi in questione- incalza Rotundo-. molto spesso senza bando di evidenza pubblica e comparazione di curriculum ma tramite affidamento diretto”.

Non tarda ad arrivare la risposta della società partecipata che in una nota sottolinea come tutti i dati relativi alle consulenze siano da sempre pubblici e consultabili.Si tratta di consulenze per le quali Sgm non ha competenze specifiche interne all’azienda e si avvale di figure professionali ad hoc– si legge- Consulenze per le quali sono stati rispettati tutti gli obblighi di legge per l’individuazione degli incaricati”.
Credo si tratti dell’ennesimo atto di ostracismo -incalza il Presidente della società di trasporti Mino Frasca- sarebbe bastato prendersi la briga di andare a controllare la documentazione degli ultimi cinque anni per far emergere che l’80 per cento degli importi relativi alle consulenze esterne fa riferimento alla direzione di esercizio filoviaria e ad obblighi di legge. L’esame delle carte da parte della Corte dei Conti, richiesto da Rotundo, non può che essere auspicato anche da noi: consentirà di esaminare nel dettaglio i documenti, certificando l’operato di Sgm, avvenuto nella massima trasparenza”.

Infine, la questione dei lavoratori part-time -sottolinea Frasca- non è per niente collegata a quella delle consulenze. Era personale in esubero a rischio licenziamento dopo il taglio dei chilometri delle linee urbane da parte dell’Amministrazione Comunale e che, invece, è stato mantenuto in servizio, riqualificandolo e ricollocandolo in altra mansione. Ora Sgm è impegnata a riassorbire questo personale nel settore delle autolinee, in base a precisi accordi sindacali –conclude Frasca- assumere a tempo pieno, senza avere la possibilità di impiegare il personale, questo sì che sarebbe da Corte dei Conti”.

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