LECCE- Una banda di professionisti, attrezzati di tutto punto, specialisti dei furti in ville. A Lecce hanno cominciato ad operare a gennaio con una serie di colpi, tutti concentrati tra via Vecchia Carmiano e contrada Condò ad Arnesano che si è conclusa mercoledì sera, con l’arresto in flagranza.
Sei persone, tutti baresi, fratelli e cugini residenti nel quartiere S.Paolo, già indagati per reati dello stesso tipo, in trasferta nel Salento. In alcune immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza di una delle ville svaligiate, gli agenti della squadra mobile sono riusciti a mettere insieme particolari importanti che li hanno portati sulla strada giusta: alcuni vestiti indossati e l’auto utilizzata per spostarsi:una Peugeot 607 azzurra.
Il primo colpo nella villa di un avvocato il 26 gennaio, poi ne sono seguiti altri. Oltre a denaro e gioielli avevano rubato una serie di armi da un armadietto blindato. E poi, duranti gli altri colpi, argenteria, monili, tutto di grande valore, servendosi di attrezzi come grossi martelli e e piede di porco, comunicando tra loro con delle ricetrasmittenti.
Materiale che è stato trovato in macchina al momento dell’arresto. Gli agenti avevano capito che la banda era solita arrivare in città il mercoledì e il giovedì tra le 18 e le 20. e infatti si sono presentati a bordo di due auto: la Peugeot e una Citroen Xsara che sono state fermate subito dopo il colpo sulla superstrada all’altezza dello svincolo per Surbo.
I poliziotti hanno simulato un normale posto di controllo che si è trasformato poi nell’arresto di Antonio Fanelli, Luigi Zaccaria, Marco de Noia, Alfonso di Natale, Antonio e Giuseppe Patruno, tutti tra i 30 e i 55 anni. Erano riusciti a disfarsi della refurtiva ma non degli attrezzi, né dei vestiti indossati durante il colpo e ripresi dalle telecamere. Indizi sufficienti per consentire l’arresto.
