LECCE-Una sentenza costituzionale fa rientrare il privato nella gestione dei canili sanitari comunali. Da qui la proposta del Consigliere Regionale Paolo Pellegrino, in anteprima nel corso del nostro talk, di una legge che regolamenti le gare di affidamento delle strutture.
“L’obiettivo sarebbe quello di garantire l’aggiudicazione della gara al migliore offerente, ossia alla proposta che più delle altre risulti vantaggiosa per il benessere dei cani” ha detto Pellegrino.
A rispondere oggi è Floriana Catanzaro, dell’Associazione animalista leccese “Nuova Lara”. “Parlo a nome delle associazioni di tutta la regione -dice- il Consigliere continua a parlare di criteri di scelta dei gestori delle strutture, ma omette il vero nodo della questione: consentire la gestione privata è una scelta che non ci troverà mai d’accordo. Il paradaosso è la collisione di interessi che si creerebbe -continua- i cani, per i privati, diventerebbero una risorsa sulla quale lucrare e il randagismo sarebbe quasi una nuova fonte di arricchimento“.
Per gli animalisti, dunque, “la formula con cui il Consigliere Pellegrino parla della nuova proposta di legge è solo uno specchietto per allodole, il tutto a danno di chi nella lotta al randagismo vede una vera e propria missione, certamente non una risorsa dal facile guadagno”.
