TARANTO- Il Giudice Unico del Tribunale di Taranto, ha riconosciuto a Legambiente Puglia, il risarcimento dei danni, quale parte civile nel processo penale “Cokerie”, nei confronti di Emilio Riva e Luigi Capogrosso, definito con sentenza della Corte di Cassazione del 2010.
L’articolata vicenda giudiziaria prese le mosse nel 2005, quando Legambiente si costituì parte civile nell’ambito del processo cokerie di primo grado, concluso con la sentenza del 2007, poi confermata con sentenza del 2008 della Corte di Appello e quindi con la sentenza della Suprema Corte del 2010. Il successivo giudizio civile è stato introdotto nel 2013 e deciso nel 2017.
Il giudice ha riconosciuto il costante impegno profuso dall’associazione a tutela dell’ambiente della città di Taranto, pregiudicato dall’ attività di cui Riva e Capogrosso sono stati ritenuti responsabili per l’emissione di grossi quantitativi di polveri dell’ILVA. Secondo il tribunale, i reati commessi hanno cagionato un danno indiretto all’integrità del territorio, sotto l’aspetto della vivibilità ambientale, e diretto, invece, nei confronti della personalità ed identità dell’associazione. . “L’importo , pari a 30 mila euro, sarà destinato alla realizzazione di iniziative che contribuiscano al consolidamento di una cultura ambientalista, capace di premiare lo studio e l’approfondimento delle tematiche ambientali, attraverso l’istituzione di borse di studio pluriennali per progetti di ricerca con l’università”
