SQUINZANO- Partorisce a 17 anni e nasconde il neonato in una borsa , dopo averlo avvolto in un cellophane. Una storia terribile che arriva da Squinzano e che è stata scoperta giovedì sera, quando la ragazza è stata costretta a ricorrere all’aiuto dei medici per un’emorragia.
Il piccolo, nato di oltre 3 chili, probabilmente era già morto al moneto del parto avvenuto non più di una settima fa. Aveva il cordone ombelicale attorno al collo, ma questo è tutto da accertare. Sicuramente la ragazzina se ne è voluta disfare chiudendolo in una borda da donna con i manici, nascosta in casa. È lì che i carabinieri lo hanno trovato insieme a dei sacchetti lasciati fuori con la placenta e i vestiti sporchi di sangue.
Ha voluto partorire di nascosto, senza che nessuno sapesse nulla. Lo ha fatto in casa, un’abitazione nelle campagne di Squinzano, dove vive con la sorella. Dopo il parto però è subentrata una violenta emorragia. Nelle scorse ore è stata accompagnata al Fazzi e visitata nel reparto di Ginecologia. Qui nessuno si sarebbe accorto di nulla. La ragazza sarebbe stata rimandata a casa dopo le cure, ma l’emorragia è tornata. Per questo è stata necessaria un nuova visita, questa volta nell’ospedale di Copertino.
Qui i medici hanno invece capito che la 17enne aveva partorito da poco. Per questo hanno allertato i carabinieri che hanno raggiunto l’abitazione e l’hanno perquisita, sino a quando non hanno scoperto il corpicino del neonato che è stato portato nella camera mortuaria del Fazzi, dove sarà eseguita l’autopsia.
Una vicenda della quale si stanno occupando la Procura ordinaria e quella per i minori. Oltre a capire le circostanze del parto, avvenuto sicuramente in casa, è necessario far luce sulle condizioni di degrado ed estrema indigenza nelle quali ragazza viveva e capire chi dei familiari fosse a conoscenza della gravidanza e quali fossero le loro intenzioni.
