CronacaPolitica

Tap, il ricorso arriva alla Corte Costituzionale

LECCE-  Notificato alle parti in causa il ricorso alla corte costituzionale avanzato dalla regione puglia nei confronti di tap per conflitto tra enti, ovvero tra la regione e lo Stato, nella persona del Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore e del ministro dello sviluppo economico.  Il ricorso riguarda il procedimento che ha condotto al rilascio dell’autorizzazione per il gasdotto TAP alla luce della sentenza n. 110 del 2016 della Corte costituzionale.

Verrebbe a mancare, e questi sono i presupposti del ricorso, l’«intesa forte» tra Stato e regione su leggi ricadenti in ambiti di competenza concorrente – tra i quali figura la «produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia».

Le censure della Regione Puglia, si legge nel ricorso, si rivolgono all’inerzia del Ministero dello sviluppo economico a fronte di una esplicita diffida – da parte della medesima Regione – ad ottemperare a quanto statuito dalla Corte.

Infatti, a seguito di tale pronuncia si e’ resa manifesta in modo chiaro e definitivo la lesione della sfera di attribuzioni costituzionali della Regione. Questo uno dei motivi per i quali il conflitto sarebbe ammissibile, ma ce ne sono altri, come la condotta omissiva del ministero dello sviluppo economico a fronte delle specifiche e formali sollecitazioni della Regione.

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